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MANSIONI SUPERIORI NEL PUBBLICO IMPIEGO. LA SENTENZA N. 710 DEL 28/06/2022 DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI RAGUSA.

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Con sentenza n. 710 del 28/06/2022, il Tribunale del Lavoro di Ragusa ha accolto il ricorso proposto dal dipendente di un ente locale, il quale ha richiesto il riconoscimento delle mansioni superiori effettivamente prestate.

In particolare, il ricorrente ha documentalmente dimostrato lo svolgimento di mansioni riconducibili a categorie superiori.

La motivazione dell’accoglimento è la seguente: <<le mansioni in parola, peraltro, indubbiamente si connotano per “contenuto di tipo tecnico, gestionale o direttivo con responsabilità di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi”, “elevata complessità dei problemi da affrontare” e “relazioni organizzative interne” e “relazioni esterne con altre istituzioni”, caratteristiche che valgono a distinguere la categoria D da quella immediatamente inferiore, attinente ad una più semplice “attività di coordinamento degli addetti al processo lavorativo, con autonomia operativa riferita alla corretta esecuzione del lavoro e all’organizzazione delle attività”;  – ciò posto, come noto, nel pubblico impiego, lo svolgimento di fatto di mansioni superiori, se da un lato non ha effetto ai fini del superiore inquadramento, potendo la progressione avvenire unicamente mediante concorso pubblico, dall’altro dà il diritto a percepire le correlate differenze retributive;  – al ricorrente, pertanto, vanno riconosciute le differenze tra la retribuzione percepita in relazione alla categoria e posizione economica di appartenenza … e quella spettante per lo svolgimento di superiori mansioni…, maturate a partire dal quinquennio antecedente al primo atto interruttivo… – sulle somme dovute andrà riconosciuta la maggior somma tra gli interessi legali e la rivalutazione monetaria dal dì del dovuto fino al saldo, atteso il divieto di cumulo fra interessi e rivalutazione monetaria>>.

L’ente locale resistente è stato altresì condannato alla rifusione delle spese processuali.

Il dipendente pubblico è stato assistito in giudizio dall’Avv. Giovanni Francesco Fidone, con la collaborazione del Dott. Luciano Caminiti.

Avv. Giovanni Francesco Fidone